Nel giorno 22 ottobre 2015, in classe abbiamo realizzato due chimigrammi con il proff. Manfredini.
Innanzitutto abbiamo allestito la classe in un mini laboratorio mettendo all'incirca 6 banchi uniti coprendoli.
Sopra di essi abbiamo messo 8 vaschette, tra cui due con dentro il fissaggio(formato da acqua e idrochinone), due con l'arresto(formato da cloruro di sodio e acqua) e due con il lavaggio.
Dopo il proff. ci ha spiegato che cosa si intende per chimigramma: un immagine fotografica realizzata senza una macchina fotografica.
Si usava la carta fotosensibile perché è sensibile alla luce, infatti la carta esposta subisce una lenta fase di annerimento, ma questo dipende dalla luce che abbiamo a disposizione.
In campo chimico i sali di argento presenti sulla carta si riducono in argento metallico.
Si poteva partire dal fissaggio o dallo sviluppo.
Per la prima immagine sono partita dal fissaggio dove ho emerso la mia mano riportandola successivamente sulla carta ,aspettando un po di minuti, dopo ho messo la carta nell'arresto e infine nello sviluppo. Ho poi notato che l'immagine era bianca su sfondo nero, perché il fissaggio aveva sciolto i sali d'argento e impedendone l'annerimento rendendo l'immagine inalterabile, mentre lo sviluppo aveva accelerato l'annerimento sui bordi.
Infine ho realizzato un secondo chimigramma, scrivendo "ciao" con il pennellino ( non sapevo cosa scrivere), imbevuto di sviluppo e facendo il passaggio dallo sviluppo al fissaggio.
L'immagine diventa così nera su sfondo bianco perché lo sviluppo permette di osservare l'annerimento dell'immagine quindi accelera il processo di riduzione del sale d'argento.
Alla fine siamo andati in bagno a lavarci le mani ma anche le fotografie per togliere i liquidi in eccesso.
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