Per augurarvi buone feste, abbiamo deciso di realizzare a scuola una cartolina a tema natalizio.
Per prima cosa abbiamo scelto una fotografia e abbiamo modificato il soggetto in questione con il programma Photoshop, in particolare abbiamo usato gli strumenti : Tonalità, Saturazione e Maschera di livello.
La nostra immagine doveva essere posizionata su un foglio A5 ed infine abbiamo scrittosopra di essa "Buone Feste".
Vi auguro buone feste a voi e alle vostre famiglie!
venerdì 25 dicembre 2015
lunedì 21 dicembre 2015
Scansiogramma
Lo scansiogramma non è altro che un immagine fotografica grazie all'impiego di un dispositivo digitale mediante la tecnica off-camera( senza l'impiego di una macchina fotografica ).
Questo esercizio serviva a comprendere il principio fisico e i componenti elettronici che stanno alla base della fotografia.
Inanzitutto mettiamo alcuni oggetti sopra il vetro dello scanner . Quando mettiamo in azione lo scanner il gruppo lampada/specchio comincia a muoversi lungo il piano di vetro emettendo un fascio di luce che va a colpire le singole celle fotosensibili del sensore CCD.
L'azione del sensore è quella di creare una carica elettrica dovuta alla reazione del silicio che a contatto con la luce trasforma i fotoni in elettroni: maggiore è la luce in arrivo e maggiore sara dunque anche la carica elettrica emessa.
Infatti l'azione del convertitore A/D è quella di raccogliere i dati provenienti dal sensore come un flusso di segnali elettrici e li converte in dati numerici.
Si passa poi al Processore che leggi questi dati e li converte in pixel( elementi che compongono l'immagine).
Si va alla Memoria che memorizza il file di immagine permettendo di poterlo visualizzare mediante il software indicato.
Infine noi avremo un'immagine a colori, virtuale, non fisica e corrispondente alla forma degli oggetti collocati sullo scanner.
"Four season" |
lunedì 14 dicembre 2015
Sintesi Visiva
Nel giorno 11 dicembre 2015 io e la mia classe abbiamo realizzato con la proff. Marangoni un'immagine di un animale a nostra scelta; Questa immagine doveva essere semplice e facile da capire, dovevamo quindi sintetizzare ogni tratto dell'animale scelto.
Per farlo abbiamo usato un programma che crea immagini vettoriali chiamato "Illustrator", in particolare abbiamo usufruito dello strumento penna per tracciare i vari contorni e infine abbiamo colorato di nero le parti da colorare.
Questo è l'animale che ho voluto rappresentare:
Per farlo abbiamo usato un programma che crea immagini vettoriali chiamato "Illustrator", in particolare abbiamo usufruito dello strumento penna per tracciare i vari contorni e infine abbiamo colorato di nero le parti da colorare.
Questo è l'animale che ho voluto rappresentare:
"Pappagallo" |
lunedì 7 dicembre 2015
Light Painting
Ciao a tutti!,
Il giorno 27 novembre 2015 abbiamo fatto un piccolo laboratorio chiamato "Light Painting" che significa "disegnare con la luce".
Per prima cosa siamo andati in sala di posa e abbiamo utilizzato i seguenti materiali: luce artificiale (torcia), macchina fotografica, trepiede e il soggetto da inquadrare.
Abbiamo posizionato la macchina fotografica su un trepiede e abbiamo impostato il timer per 15 secondi, dopo di che abbiamo spento la luce e ci siamo messi in posa davanti alla macchina.
Per far si che il soggetto sia memorizzato dalla macchina, ci siamo fatti illuminare dalle torce per pochi secondi.
Ecco il risultato :
Il giorno 27 novembre 2015 abbiamo fatto un piccolo laboratorio chiamato "Light Painting" che significa "disegnare con la luce".
Per prima cosa siamo andati in sala di posa e abbiamo utilizzato i seguenti materiali: luce artificiale (torcia), macchina fotografica, trepiede e il soggetto da inquadrare.
Abbiamo posizionato la macchina fotografica su un trepiede e abbiamo impostato il timer per 15 secondi, dopo di che abbiamo spento la luce e ci siamo messi in posa davanti alla macchina.
Per far si che il soggetto sia memorizzato dalla macchina, ci siamo fatti illuminare dalle torce per pochi secondi.
Ecco il risultato :
Foto di prova |
Qui vengono riportati alcuni light painting realizzati
"Rainbow" |
lunedì 30 novembre 2015
Storia della fotografia
La fotografia è uno dei mezzi che rappresenta in modo oggettivo la realtà che ci circonda, ma c'è un altro mezzo che rappresenta fedelmente la nostra realtà: il cinema.
Esso è in grado di riprendere delle immagini in movimento e di raccontare storie in grado di emozionarci.
Come già sappiamo, il cinema era nato nel 1895 grazie ai due fratelli Lumiere, che inizialmente giraravano alcuni piccoli cortometraggi che riproducevano scene di vita quotidiana e vari momenti di vita.
In un loro filmato "L'arrive d'un train en gare de la Ciotat" riprende delle persone che aspettano il treno che sta arrivando. Mentre il treno sta per arrivare gli spettatori che sono in sala sono preoccupati dell'arrivo del treno tanto che alcuni si coprirono gli occhi e altri scappano dalla sala.
Per noi ci può sembrava molto strano vedere questa reazione ma per loro era sconvolgente, per la prima volta l'uomo assisteva una rappresentazione così fedele della realtà.
Ma prima del cinema ci furono altre invenzioni; Nel 700' in Cina si forma il teatro d'ombre che divenne uno strumento di educazione della gioventù. Questo strumento sbarca in Europa. In Francia diventa una forma di spettacolo e si diffonde rapidamente. Successivamente
te però subisce un grande calo grazie alla scoperta del cinema.
Arriviamo poi alla lanterna magica che era un proiettore inventato da un olandese Huygens, che trasmetteva immagini inizialmente di vita. Questo mezzo venne messo a punto già nel 1659 presentata soltanto grazie alla pressione che aveva il padre.
Molto tempo dopo questo mezzo cambiò il suo uso e comincio a trasmettere immagini di morte, teschi e fantasmi tanto che Philidor montava la lanterna su delle rotaie per simulare il movimento. Questa applicazione venne chiamata fantasmagoria.
Dopo di che giunsero le scatole ottiche in occasione delle sagre e delle feste di paese che rappresentavano delle vedute di monumenti e giardini.
Si passò poi al poliorama inventato a Parigi che consentiva di vedere un effetto giorno e un effetto notte della stessa veduta grazie all'apertura in modo alternato di una finestrella posta tra la veduta dipinta e la lente di osservazione e di un altra posta sul dorso dello strumento appena dietro l'immagine. Un'altra scoperta entusiasmante fu quella del Panorama, un edificio circolare concepito come uno spettacolo per le masse. Al suo interno c'era una pedana centrale dove ruotava a 360 gradi.
Infine avvenne il Diorama un edificio circolare creato da Daguerre e Bouton nel 1822 a Parigi, aveva una pedana centrale ma non rotante e le pareti venivano coperte da delle tele che vengono retroproiettate con degli effetti particolare in modo da suggerire illusioni ottiche allo spettatore.
La gente è colpita da questo spettacolo entusiasmante, un lettrato Honorè de Balzac racconta che Daguerre e Bouton hanno sorpreso Parigi e sottolinea che quel briccone di Daguerre con questa invenzione accumolerà parecchi soldi.
Noi abbiamo sempre detto che Daguerre aveva introdotto e inventato la fotografia, ma ci fu un altro inventore sempre in Francia che aveva scattato la prima fotografia della storia nel 1826, costui si chiamava Niepce e grazie alle lettere che si mandava con suo fratello a Londra, abbiamo portato alla luce il procedimento della fotografia:
Vi ricordate di Daguerre? L'inventore del Diorama. Nel 1829 Daguerre incontra Niepce, dopo tanti tentativi , e fa un accordo societario con lui.
Ma nel 1833 Niepce muore, così Daguerre è costretto a continuare da solo i suoi studi e nel 1837 Daguerre ottiene il suo primo dagherrotipo.
Nel 6 gennaio del 1839 su un giornale parigino "Gazette de France" circola la notizia della invenzione di Daguerre e il giorno successo Arago anticipa l'annuncio ufficiale dell'invenzione nella seduta dell'Accadémie des Sciences.
E il 19 agosto del 1839 nel corso della seduta della Accademia delle Scienze, Daguerre rivela il procedimento del daguerrotipo:
Esso è in grado di riprendere delle immagini in movimento e di raccontare storie in grado di emozionarci.
Come già sappiamo, il cinema era nato nel 1895 grazie ai due fratelli Lumiere, che inizialmente giraravano alcuni piccoli cortometraggi che riproducevano scene di vita quotidiana e vari momenti di vita.
In un loro filmato "L'arrive d'un train en gare de la Ciotat" riprende delle persone che aspettano il treno che sta arrivando. Mentre il treno sta per arrivare gli spettatori che sono in sala sono preoccupati dell'arrivo del treno tanto che alcuni si coprirono gli occhi e altri scappano dalla sala.
Per noi ci può sembrava molto strano vedere questa reazione ma per loro era sconvolgente, per la prima volta l'uomo assisteva una rappresentazione così fedele della realtà.
Ma prima del cinema ci furono altre invenzioni; Nel 700' in Cina si forma il teatro d'ombre che divenne uno strumento di educazione della gioventù. Questo strumento sbarca in Europa. In Francia diventa una forma di spettacolo e si diffonde rapidamente. Successivamente
te però subisce un grande calo grazie alla scoperta del cinema.
Arriviamo poi alla lanterna magica che era un proiettore inventato da un olandese Huygens, che trasmetteva immagini inizialmente di vita. Questo mezzo venne messo a punto già nel 1659 presentata soltanto grazie alla pressione che aveva il padre.
Molto tempo dopo questo mezzo cambiò il suo uso e comincio a trasmettere immagini di morte, teschi e fantasmi tanto che Philidor montava la lanterna su delle rotaie per simulare il movimento. Questa applicazione venne chiamata fantasmagoria.
Fantasmagoria con la lanterna magica |
Si passò poi al poliorama inventato a Parigi che consentiva di vedere un effetto giorno e un effetto notte della stessa veduta grazie all'apertura in modo alternato di una finestrella posta tra la veduta dipinta e la lente di osservazione e di un altra posta sul dorso dello strumento appena dietro l'immagine. Un'altra scoperta entusiasmante fu quella del Panorama, un edificio circolare concepito come uno spettacolo per le masse. Al suo interno c'era una pedana centrale dove ruotava a 360 gradi.
Infine avvenne il Diorama un edificio circolare creato da Daguerre e Bouton nel 1822 a Parigi, aveva una pedana centrale ma non rotante e le pareti venivano coperte da delle tele che vengono retroproiettate con degli effetti particolare in modo da suggerire illusioni ottiche allo spettatore.
La gente è colpita da questo spettacolo entusiasmante, un lettrato Honorè de Balzac racconta che Daguerre e Bouton hanno sorpreso Parigi e sottolinea che quel briccone di Daguerre con questa invenzione accumolerà parecchi soldi.
Noi abbiamo sempre detto che Daguerre aveva introdotto e inventato la fotografia, ma ci fu un altro inventore sempre in Francia che aveva scattato la prima fotografia della storia nel 1826, costui si chiamava Niepce e grazie alle lettere che si mandava con suo fratello a Londra, abbiamo portato alla luce il procedimento della fotografia:
Nicephore Niepce, Veduta dalla finestra di Graz,1826 |
- Prende una lastra di metallo e la ricopre di bitume di Giudea;
- La espone alla luce;
- La lava con un particolare solvente;
- La colloca capovolta sopra ad una scatola aperta contenente iodo(questo elemento diventa gassoso a temperatura ambiente e i suoi vapori oscurano la lastra nelle zone rimaste in ombra);
Vi ricordate di Daguerre? L'inventore del Diorama. Nel 1829 Daguerre incontra Niepce, dopo tanti tentativi , e fa un accordo societario con lui.
Ma nel 1833 Niepce muore, così Daguerre è costretto a continuare da solo i suoi studi e nel 1837 Daguerre ottiene il suo primo dagherrotipo.
Nel 6 gennaio del 1839 su un giornale parigino "Gazette de France" circola la notizia della invenzione di Daguerre e il giorno successo Arago anticipa l'annuncio ufficiale dell'invenzione nella seduta dell'Accadémie des Sciences.
E il 19 agosto del 1839 nel corso della seduta della Accademia delle Scienze, Daguerre rivela il procedimento del daguerrotipo:
Un daguerrotipo |
- Pulitura e lucidatura di una lastra di rame argentata;
- Sensibilizzazione della lastra con vapori di iodio ;
- Espoziione nella camera oscura;
- Rivelazione dell'immagine invisibile(detta "latente") attraverso i vapori di mercurio;
- Fissaggio con iposolfito, lavaggio e asciugatura;
Il risultato è una lastra lucida, quasi riflettente, su cui si definisce un'immagine costituita da piccole particelle biancastre. L'immagine appare nello stesso tempo negativa o positiva a seconda dell'inclinazione della superficie specchiante.
Nel 1851 Daguerre muore.
Facciamo però un passo indietro in Inghilterra ci sono stati altri inventori che hanno "scoperto" la fotografia. Uno di questi era William Henry Fox Talbot, scienziato di fama e uomo di grande cultura che nel 1835 era giunto a realizzare dei negativi e poi dei positivi su carta sensibilizzata con cloruro d'argento. I suoi primi esprimenti li aveva realizzati ponendo una serie di oggetti sulla carta esposta alla luce, i suoi risultati furono chiamati "photogenic drawing"
Nel 1841 annuncia che è riuscito a perfezionare il procedimento dell'esperimento del Calotipo:
Un Calotipo di Talbot |
- Sensibilizzazione di un foglio di carta con ioduro d'argento
- Esposizione in camera oscura
- Immersione del foglio in una soluzione di "gallo-nitrato d'argento" che agisce come rivelatore o sviluppo
- Fissaggio con Iposolfito
- Lavaggio e asciugato
Talbot pubblica il primo fotolibro, illustrato da fotografie intitolato "The Pencil of nature" fra il 1844 e il 1846.
domenica 22 novembre 2015
Il Pittogramma
Il giorno 20 novembre del 2015 abbiamo creato un nuovo elaborato grafico chiamato pittogramma.
Il pittogramma è una rappresentazione simbolica realizzata con linee e cerchi, esso è caratterizzato dalla semplicità, riconoscibilità e immediatezza.
Nel nostro lavoro dovevamo usare solo tre linee ,che potevano essere curve, dritte o oblique e due ellissi per lo spazio abbiamo usufruito di un quadrato colorato di un grigio molto scuro (quasi nero). Nel nostro spazio abbiamo disegnato il pittogramma associandolo ad uno sport a nostra scelta.
Come vedrete in seguito il corpo è disegnato tutte le linee curve per rappresentare il movimento dell'atleta e un ellisse che rappresenta la sua testa.
Il pittogramma è una rappresentazione simbolica realizzata con linee e cerchi, esso è caratterizzato dalla semplicità, riconoscibilità e immediatezza.
Nel nostro lavoro dovevamo usare solo tre linee ,che potevano essere curve, dritte o oblique e due ellissi per lo spazio abbiamo usufruito di un quadrato colorato di un grigio molto scuro (quasi nero). Nel nostro spazio abbiamo disegnato il pittogramma associandolo ad uno sport a nostra scelta.
Come vedrete in seguito il corpo è disegnato tutte le linee curve per rappresentare il movimento dell'atleta e un ellisse che rappresenta la sua testa.
Questo è il mio pittogramma sulla corsa |
lunedì 16 novembre 2015
Fotomontaggio
Ciao a tutti!
Nel giorno 13 novembre 2015 , io e la mia classe con il proff Previdi e Manfredini abbiamo realizzato come fare un fotomontaggio ispirandoci alle idee di Armando Testa.
Ed ecco alcune delle sue meravigliose creazioni:
Come lui dovevamo scegliere un personaggio famoso ed associarlo (con il nome) a un alimento.
Io ho scelto Jovanotti con il nome di UOVAnotti. Ho pensato che la caratteristica principale del nostro uovanotti sia il cappello.
Nel giorno 13 novembre 2015 , io e la mia classe con il proff Previdi e Manfredini abbiamo realizzato come fare un fotomontaggio ispirandoci alle idee di Armando Testa.
Ed ecco alcune delle sue meravigliose creazioni:
Finocchio |
John Lemon |
Come lui dovevamo scegliere un personaggio famoso ed associarlo (con il nome) a un alimento.
Io ho scelto Jovanotti con il nome di UOVAnotti. Ho pensato che la caratteristica principale del nostro uovanotti sia il cappello.
Uovanotti |
lunedì 9 novembre 2015
Foro stenopeico
Nel giorno 7 novembre 2015 io e la mia classe siamo andati in camera oscura a realizzare una foto con il foro stenopeico, si tratta infatti di un piccolo foro realizzato su un contenitore (nel nostro caso la scartola di biscotti) su una parete completamente nera.
Per fare questo abbiamo utilizzato:il foglio fotosensibile, un contenitore(scatola dei biscotti),le vasche dello sviluppo, arresto e fissaggio e la luce.
E abbiamo potuto osservare un immagine capovolta e invertita, questo è causato dalla presenza del foro che permette l'ingresso al suo interno di un fascio luminoso che proietta sulla parete opposta rispetto a quella del foro.
Questo metodo permette di creare delle vere e proprie fotografie.
Siamo andati a fare una foto di classe davanti all'entrata della nostra scuolae dovevamo stare fermi per 36 secondi.
Abbiamo puntato la nostra camera oscura "portatile" in direzione della porzione di realtà che abbiamo voluto inquadrare e abbiamo lasciato passare la luce attraverso il foro per il giusto tempo di esposizione.
Siamo ritornati in camera oscurae abbiamo sottoposto il foglio di carta utilizzato al trattamento dello sviluppo, arresto, fissaggio e lavaggio.
Il negativo |
Per ottenere invece un positivo, immagine dai toni giusti alla realtà, abbiamo messo in contatto il negativo con un altro foglio di carta fotosensibile esponendolo alla luce sempre per il giusto tempo e infine sottoponendolo ai bagni dello sviluppo, arresto, fissaggio e lavaggio.
Il positivo |
Realtà(backstage) |
lunedì 2 novembre 2015
Il Fotogramma
La mia classe nel giorno 26 ottobre 2015 ha realizzato un fotogramma: un'immagine ottenuta senza l'uso di una macchina fotografica all'interno di una camera oscura.
Per ottenere questa fotografia bisogna mettere a contatto degli oggetti sulla carta fotosensibile ed esporre tutto alla luce.
Ci servirebbe appunto una camera buia, la luce, la carta fotosensibile, alcuni oggetti, una vasca con dentro lo sviluppo, una vasca con dentro l'arresto, una vasca con dentro il fissaggio e un' altra vasca con dentro il lavaggio.
Sono andata con altri 5 miei compagni di classe in camera oscura per recuperare il lavoro di lunedì.
Procedimento
Ci siamo messi a coppie e abbiamo iniziato il lavoro mettendo degli oggetti sopra alla carta, nel mio caso avevo il temperino, la scolorina, la forbice e un negativo. Dopo il posizionamento il proff con una torcia ha illuminato gli oggetti per un secondo e siamo passati a emergere la carta nello sviluppo, così nelle parti non coperte il rivelatore(sviluppo) accelera l'annerimento nelle zone con nessun oggetto sopra, invece nelle parti coperte dalla presenza degli oggetti preserva il foglio di esposizione dalla luce e non c'è nessun annerimento.
Dopo siamo passati all'arresto dove nelle parti non coperte blocca l'azione dello sviluppo sulla carta e invece nelle parti coperte l'azione è nulla.
Infine si passa al fissaggio dove nelle parti non coperte l'immagine è inalterabile, nelle parti coperte il fissaggio scioglie il sale d'argento non esporto alla luce rendendo l'immagine sempre inalterata.
Si passa poi al lavaggio della foto. In questo modo abbiamo delle impronte bianche su sfondo nero corrispondenti agli oggetti collocati.
Per ottenere questa fotografia bisogna mettere a contatto degli oggetti sulla carta fotosensibile ed esporre tutto alla luce.
Ci servirebbe appunto una camera buia, la luce, la carta fotosensibile, alcuni oggetti, una vasca con dentro lo sviluppo, una vasca con dentro l'arresto, una vasca con dentro il fissaggio e un' altra vasca con dentro il lavaggio.
Sono andata con altri 5 miei compagni di classe in camera oscura per recuperare il lavoro di lunedì.
Procedimento
Ci siamo messi a coppie e abbiamo iniziato il lavoro mettendo degli oggetti sopra alla carta, nel mio caso avevo il temperino, la scolorina, la forbice e un negativo. Dopo il posizionamento il proff con una torcia ha illuminato gli oggetti per un secondo e siamo passati a emergere la carta nello sviluppo, così nelle parti non coperte il rivelatore(sviluppo) accelera l'annerimento nelle zone con nessun oggetto sopra, invece nelle parti coperte dalla presenza degli oggetti preserva il foglio di esposizione dalla luce e non c'è nessun annerimento.
Dopo siamo passati all'arresto dove nelle parti non coperte blocca l'azione dello sviluppo sulla carta e invece nelle parti coperte l'azione è nulla.
Infine si passa al fissaggio dove nelle parti non coperte l'immagine è inalterabile, nelle parti coperte il fissaggio scioglie il sale d'argento non esporto alla luce rendendo l'immagine sempre inalterata.
Si passa poi al lavaggio della foto. In questo modo abbiamo delle impronte bianche su sfondo nero corrispondenti agli oggetti collocati.
Obgects in black! |
lunedì 26 ottobre 2015
Il Chimigramma
Nel giorno 22 ottobre 2015, in classe abbiamo realizzato due chimigrammi con il proff. Manfredini.
Innanzitutto abbiamo allestito la classe in un mini laboratorio mettendo all'incirca 6 banchi uniti coprendoli.
Sopra di essi abbiamo messo 8 vaschette, tra cui due con dentro il fissaggio(formato da acqua e idrochinone), due con l'arresto(formato da cloruro di sodio e acqua) e due con il lavaggio.
Dopo il proff. ci ha spiegato che cosa si intende per chimigramma: un immagine fotografica realizzata senza una macchina fotografica.
Si usava la carta fotosensibile perché è sensibile alla luce, infatti la carta esposta subisce una lenta fase di annerimento, ma questo dipende dalla luce che abbiamo a disposizione.
In campo chimico i sali di argento presenti sulla carta si riducono in argento metallico.
Si poteva partire dal fissaggio o dallo sviluppo.
Per la prima immagine sono partita dal fissaggio dove ho emerso la mia mano riportandola successivamente sulla carta ,aspettando un po di minuti, dopo ho messo la carta nell'arresto e infine nello sviluppo. Ho poi notato che l'immagine era bianca su sfondo nero, perché il fissaggio aveva sciolto i sali d'argento e impedendone l'annerimento rendendo l'immagine inalterabile, mentre lo sviluppo aveva accelerato l'annerimento sui bordi.
Infine ho realizzato un secondo chimigramma, scrivendo "ciao" con il pennellino ( non sapevo cosa scrivere), imbevuto di sviluppo e facendo il passaggio dallo sviluppo al fissaggio.
L'immagine diventa così nera su sfondo bianco perché lo sviluppo permette di osservare l'annerimento dell'immagine quindi accelera il processo di riduzione del sale d'argento.
Alla fine siamo andati in bagno a lavarci le mani ma anche le fotografie per togliere i liquidi in eccesso.
Scritta dal passato |
Segni dal passato |
Noi all'opera!
lunedì 19 ottobre 2015
Videoclip
Per il progetto, ho deciso di scegliere la canzone King Years&Years.
Il testo parla della relazione del cantante che si sente un re quando sta con la sua donna, ma il loro rapporto è devastante.
Stanco di sentirsi sotto il controllo di lei, decide di lasciarsi tutto alle spalle per andare avanti.
Infatti nel testo ci sono molti riferimenti in cui lui la invita a sfidarlo e di superare questo "test"
D'altronde lui non vuole perdere.
Mi ha colpito molto il ritmo e il testo della canzone, così ho deciso di interpretarla con delle immagini che inducano speranza e coraggio al protagonista ma anche tristezza e angoscia.
Le immagini sono sia a colori sia in bianco e nero, molte volte ho usato delle foto con persone fotografate di spalle; per rappresentare il tema della dimenticanza, " di non guardare indietro"
Ho usato nel ritornello le foto degli scacchi per rappresentare il controllo che la regina ha sul re.
Per rappresentare la libertà (lasciarsi andare) ho usato diverse fotografie che lasciano pensare a questo concetto: il bambino che libera i piccioni oppure una ragazza che alza le mani al tramonto.
Nel video ci sono transizioni di vario tipo: dissolvenza(dal nero o dal bianco), porta da destra a sinistra, sfocatura incrociata. Nella maggior parte del video ci sono diverse zoomature che vanno da destra a sinistra o viceversa o dal basso verso l'alto.
lunedì 12 ottobre 2015
Che cosa è la fotografia
Ciao a tutti e bentornati sul mio blog!
Nei primi giorni di scuola il proff. Manfredini ci ha fatto una breve introduzione sulla fotografia (come nasce, perché viene usata e in quali campi si adopera)
Il proff. ci ha posto delle domande attinenti la fotografia:
1) Che cos'è la fotografia per te?
2) A cosa serve secondo te la fotografia?
3) Come può essere integrata nel campo della grafica e della comunicazione?
La fotografia è un mezzo per catturare e ricordare paesaggi, persone, cose, animali.
Se fotografiamo una determinata cosa, questa la ricordiamo anche se il tempo passa.
E' una forma di comunicazione molto usata su: giornali, riviste e manifestazioni.
La fotografia serve a comunicare , trasmettere emozioni e a rappresentare quello che pensiamo
Nei primi giorni di scuola il proff. Manfredini ci ha fatto una breve introduzione sulla fotografia (come nasce, perché viene usata e in quali campi si adopera)
Il proff. ci ha posto delle domande attinenti la fotografia:
1) Che cos'è la fotografia per te?
2) A cosa serve secondo te la fotografia?
3) Come può essere integrata nel campo della grafica e della comunicazione?
La fotografia è un mezzo per catturare e ricordare paesaggi, persone, cose, animali.
Se fotografiamo una determinata cosa, questa la ricordiamo anche se il tempo passa.
E' una forma di comunicazione molto usata su: giornali, riviste e manifestazioni.
Per me è una passione |
Per me è una passione |
Per me è una passione |
La fotografia serve a comunicare , trasmettere emozioni e a rappresentare quello che pensiamo
E' anche un buon metodo per attirare l'attenzione dello spettatore |
E' anche un buon metodo per attirare l'attenzione dello spettatore |
E' anche un buon metodo per attirare l'attenzione dello spettatore |
lunedì 5 ottobre 2015
Autoritratto
Ciao!
Mi chiamo Noemi e queste sono le mie passioni.
Come tutti gli adolescenti ho una grande passione per la musica anche se non ho un genere preferito; ascoltarla mi rilassa e allo stesso tempo mi dà adrenalina.
Adoro viaggiare, mi piacerebbe andare a Londra, Tokyo e soprattutto in Irlanda (dicono che ci sia un bel verde!).
Per quanto riguarda la montagna e il mare non ho preferenze, sono comunque posti in cui ci si può divertire.
Ho una mania per i rossetti, soprattutto per quelli della MAC, che trovo siano meravigliosi.
Guardo anche molte serie tv, ma quella che preferisco in assoluto è The walking dead, mi piace soprattutto perché mette molta suspense e trovo sia assai complessa se non seguita dalla prima stagione.
Ultimo ma non per importanza abbiamo il sushi! Eh si, io amo la cucina giapponese anche se viene spesso sottovalutata dalla maggior parte delle persone.
Come tutti gli adolescenti ho una grande passione per la musica anche se non ho un genere preferito; ascoltarla mi rilassa e allo stesso tempo mi dà adrenalina.
Adoro viaggiare, mi piacerebbe andare a Londra, Tokyo e soprattutto in Irlanda (dicono che ci sia un bel verde!).
Per quanto riguarda la montagna e il mare non ho preferenze, sono comunque posti in cui ci si può divertire.
Ho una mania per i rossetti, soprattutto per quelli della MAC, che trovo siano meravigliosi.
Guardo anche molte serie tv, ma quella che preferisco in assoluto è The walking dead, mi piace soprattutto perché mette molta suspense e trovo sia assai complessa se non seguita dalla prima stagione.
Ultimo ma non per importanza abbiamo il sushi! Eh si, io amo la cucina giapponese anche se viene spesso sottovalutata dalla maggior parte delle persone.
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